DOLO (Venezia), mercoledì 4 settembre 2013
Festa Annuale al via! A tenere a battesimo l’edizione 2013 della Festa Annuale de “Il Portico” è stato il convegno che si è tenuto nella serata di mercoledì 4 settembre presso la Sala Zuin dell’associazione di Dolo (Venezia). “EMPOWERMENT A FAVORE DELL’INCLUSIONE SOCIALE Attivazione di dinamiche di rete tra pubblico e privato profit e non profit in una logica di iniziative di scambio di buone prassi”: questo era il titolo della serata coordinata da Riccardo Friede, consigliere de “Il Portico” e coordinatore del progetto in quanto responsabile dell’ufficio sviluppo della Fondazione “Guido Gini” di Mirano (Venezia). Ha aperto la serata il presidente de “Il Portico” Matteo Nordio che dopo il saluto di benvenuto ha presentato il programma della Festa.
Empowerment sociale, le origini. A prendere la parola per primo è stato Guido Gini, nipote del Cav. Gini e presidente della Fondazione a lui intitolata che gestisce il “Villaggio Solidale” di Mirano. A lui è toccato contestualizzare la realtà miranese che anche grazie ad un finanziamento della Regione Veneto ha instaurato la sinergia in collaborazione con “Il Portico”. A seguire Paolo Rizzato, direttore dell’associazione dolese, ha presentato questa seconda realtà con particolare attenzione all’ospitalità in “Casa di Ennio” a favore di alcune categorie deboli della società.

L’intervento di Lorena Santin, responsabile del servizi educativi della Fondazione “Gini” (credit Mert Dogan)
Scambio di buone prassi. Ad entrare nel merito delle attività di tutti i giorni è intervenuta Lorena Santin, responsabile dei servizi educativi della Fondazione “Gini” che proprio sull’argomento sta elaborando una tesi di laurea: “L’assistenzialismo è fine a se stesso il valore aggiunto è da ritrovarsi nella sinergia tra realtà diverse e nella rete di famiglie che – come accade al Villaggio Solidale – vivono in comunità”. Non è mancato l’intervento dell’istituzione pubblica per voce di Federico Calzavara, assessore ai servizi sociali del comune di Pianiga e referente dell’Area Marginalità nei Piani di Zona dell’AULSS 13. “Di questi tempi lavoro e alloggio sono le cause maggiori dell’emarginazione sociale. Con riferimento all’alloggio di persone in difficoltà – tema della serata – molto spesso le non-soluzioni temporanee diventano permanenti. I finanziamenti stanno a zero e credo che realtà come Il Portico e il Villaggio Solidale siano da sostenere ed emulare, da portare a modello: in questi luoghi la persona è e rimane al centro dei progetti di reintegrazione sociale”.
Non solo buone prassi: come reinventare il futuro del welfare? Ha concluso la serie di interventi Martina Visentin dell’Università di Padova. “Il welfare è in crisi, è tempo di ripensare le cose in modo diverso, non solo su base economico-finanziaria. Il Portico e il Villaggio Solidale sono realtà attive nella ri-socializzazione del territorio lavorando attraverso un processo culturale. Il sociale deve lavorare con obiettivi chiari e – magari – con operatori forti nell’incertezza che caratterizza questo settore. Il consiglio è quello di documentare queste realtà con degli indicatori che – per esempio – all’estero sono già operativi, ovvero indicatori che si basano sulla qualità delle relazioni prima ancora che sugli aspetti economici. In futuro bisognerà intendere il sociale come un investimento, non come un costo”. Anche alcuni presenti sono intervenuti nel dibattito finale, a partire da Alessandro Gozzo, uno dei volontari che hanno fondato “Il Portico”: “Per realtà come la nostra essere riconosciuti sul territorio per la qualità dei servizi che offriamo è uno dei migliori risultati possibili”.
Festa Annuale. Quest’anno “Il Portico” dedica la festa a don Giovanni Nervo e don Andrea Gallo, due grandi uomini recentemente scomparsi che hanno saputo offrire con la loro vita e le loro parole (spesso di fuoco) un significativo esempio di accoglienza e ascolto agli ultimi nella piena gratuità del volontariato. Qui trovate il programma completo della Festa 2013 (documento pdf).